SILVIA PIETROVANNI
Autrice, fitopreparatrice, herbaria, divulgatrice.
Silvia Pietrovanni è appassionata di erbe officinali dal 2006: si forma presso la scuola per fitopreparatori del Comune di Roma e si specializza in cosmesi naturale. Ha seguito corsi di Fiori di Bach, fiori Australiani, aromaterapia. Dal 2008 tiene conferenze e corsi di avvicinamento alle erbe officinali con il progetto fitocomplessa (www.fitocomplessa.it).
Nel 2010 inizia a scrivere per il teatro trattando argomenti sulla storia delle donne e sui loro diritti. Con Bada-mi vince il Premio Borrello/Etica in atto nel 2010. Con “H2SO4: la vita che vuoi è la sola che avrai?” riceve al Salone del Libro di Torino il Premio InediTo 2014 ed è finalista al Premio Donne e Teatro; è finalista al Premio di drammaturgia delle Biblioteche di Roma con il testo “La vertigine e l’abisso della bellezza”.
È autrice dello spettacolo teatrale “Herbarie: le chiamavano streghe” e del racconto “Herbarie: colpevoli di meraviglia” (Premio streghe di Montecchio 2015, pubblicato nel terzo volume di Streghe d’Italia dell’editore Fefè).
È autrice dei testi dello spettacolo “Le voci delle piante” sui miti vegetali. Con il monologo “Piantata in asso”, (sul mito di Arianna) è finalista al Premio Fuis 2017 (Federazione Italiana Autori) e al Premio Cavea delle Arti 2018.
Riceve nel 2018 il Premio Italia Diritti Umani della Freelance International Press per l’impegno teatrale declinato al femminile.
Ha lavorato come libraia e mediatrice culturale, ora lavora come docente.