Che il Fuoco Sacro possa bruciare in eterno!
Significato e Significante
La parola Beltane significa “Fuochi di Bel” o “Fuoco luminoso” e trae origine dalla lingua gaelica. E’ una festa celebrata in onore di Bel, antica divinità pagana della Luce e del Fuoco, di grande importanza per le popolazioni nordiche del passato, specialmente in Irlanda e in Gallia. Bel simboleggia il calore del Sole che si unisce alla vitalità della Natura in un'unione romantica, come una riunione amorosa di due amanti, una rappresentazione rituale del rapporto fra la Dea e il Dio, finalmente pronti all’Amore. La cerimonia di Beltane consiste in una vera e propria celebrazione solenne ideata per festeggiare ritualmente la Sacra Unione Divina, lo hieròs gámos, il rito della ierogamia.
Beltane viene tradizionalmente festeggiato il 1° maggio. Odiernamente, infatti, è conosciuto come Primomaggio o Calendimaggio, anche in Italia.
Beltane è una delle quattro feste del fuoco celtiche collegate all’agricoltura, celebrate sin dall’età del ferro. Insieme a Samhain, Imbolc e Lughnasadh, la festa del Fuoco di Beltane sancisce il tempo dei quattro sabba maggiori previsti dalla Ruota dell’Anno (di cui puoi leggere l’articolo dedicato nella nostra sezione Journal), un antico calendario che racconta la nostra Vita su Gaia tramite i ritmi della ciclicità agricola naturale.
Al pari di Ostara, Litha e Lughnasadh, le feste celtiche di Primavera ed Estate, Beltane è incentrata sulla fertilità e sulla prosperità della Natura.
Bioritmi
Da questo momento in poi, secondo l’arcaico pensiero celtico e druidico, l’estate ha inizio. Il calore del Sole è sempre più forte, la luce in ciascuna delle giornate che viviamo si fa ogni giorno sempre più presente. Il Fuoco Sacro che arde in noi è sempre più attivo e percepibile. Lentamente o vivacemente, tutti noi ci siamo levati il ghiaccio invernale di dosso e anche chi vive in una sorta di freezer interiore ed emotivo sentirà presto la pura pulsazione del Cuore. Questo grazie a Madre Natura, perché è sempre dalla nostra parte ed è Lei stessa a emettere il suono primordiale da cui ogni battito, pulsazione, fremito o frullio abbia inizio. Noi siamo solo la sua eco. Il matrimonio cosmico ormai è officiato e la stagione calda prende totalmente il sopravvento in noi e nelle nostre vite.
Infatti, l’arrivo di Beltane ed i suoi grandi festeggiamenti segnano ufficialmente il passaggio dalla stagione oscura dell'inverno alla stagione luminosa dell'estate, spingendoci a celebrare il romanticismo, la ricerca dell’eros e l’estasi dei sensi, la prosperità, l’abbondanza e la fertilità della Terra. Sovente nel periodo centrale alla Primavera troviamo le classiche “febbri d’amore”: è il tempo perfetto per l’innamoramento, memoria che è da sempre presente nelle nostre cellule e in tutta l’arte pervenuta a noi finora.
Ricordiamoci sempre, soprattutto in questi momenti di sacralità e magia, che l’Amore e l’innamoramento sono i primi destini a cui dobbiamo giungere in primis da noi, per noi e attraverso di noi. Non è mai troppo tardi per innamorarsi della propria vita, del proprio corpo, della propria voce. Ogni giorno è un dono, un miracolo, un regalo. Sta a noi decidere cosa esprimere con la nostra essenza, giornalmente. Dopo aver celebrato l'unione, il fascino, il piacere, Beltane ci spiega che il momento di consolidare i risultati è arrivato. Questo accadimento cosmico chiede impegno, ispirazione, fermezza e concentrazione, così da poter arrivare ben radicate al futuro tempo di raccolta. Avendo comprensione della crucialità del passaggio che incarna Beltane, possiamo ambire a traguardi più elevati, sia spiritualmente che materialmente parlando.
Che i tuoi boccioli possano fiorire eternamente, sorella.
“La prima fedeltà alle proprie idee viene da te, accompagnata dalla stima per te stessa. E questa stima devi tenerla sempre alta.”
Dacia Maraini, In Nome di Ipazia
Simboli e Folklore
In passato, il giorno di Beltane rappresentava l'inizio della fase estiva delle attività agricole perché segnava il momento di riportare gli animali al pascolo in aperta campagna. Anche le altre attività di coltivazione venivano incrementate e aumentate, infatti gli atti per propiziare i raccolti futuri avevano inizio proprio tramite i Fuochi di Bel, che rappresentavano la scintilla vitale della Creazione e dell’eterna fertilità di Madre Terra.
Il Fuoco rimane uno degli elementi simbolici centrali di questa celebrazione, atto a purificare e proteggere, per favorire la prosperità dei raccolti futuri dopo l’estate, attorno al periodo di Mabon. Le cerimonie del Fuoco erano diverse, tra tutte menzioniamo i grandi falò, che alimentavano per più e più giorni; l’accensione dei due fuochi, nonché due grandi falò nel cui corridoio creato si faceva camminare ritualmente il proprio bestiame; il rito del salto delle fiamme, poiché le persone saltavano e attraversavano i fuochi, a volte anche insieme ai propri animali, per favorire abbondanza e fortuna, ma soprattutto per purificarsi e invocare la protezione degli Spiriti. Inoltre, le coppie potevano saltare insieme sopra le fiamme come simbolo di impegno reciproco e per propiziare le nascite.
I colori di questa festa naturale si ricollegano al fuoco, quindi il colore rosso è di buon auspicio, simbolo della passione. Si prediligono abiti e indumenti rossi, nastri e candele rosse. Il bianco è sempre ben accetto, di rappresentanza della purezza della Dea, così come per il verde ed altre sfumature tenui e naturali.
L’ape e la mucca sono tra gli animali guida di Beltane poiché entrambe creano una sostanza alchemica, misteriosa, magica e miracolosa. Insieme a questi animali troviamo cavalli, cani e tutti i greggi di animali.
Fiori e corone di fiori sono tra i simboli chiave di Beltane, rappresentando l’esplosione della Natura e della bellezza effimera della stagione, la gioia e la sensualità. I fiori e le erbe più utilizzate sono sempre di origine stagionale come la peonia, la ginestra, il ginepro, il frassino, il rosmarino, il timo, l’erica, le primule e il biancospino.
Il palo di Maggio, il Maypole, è una delle memorie folkloristiche di Beltane ben tramandate al giorno d’oggi in Italia, Germania, Francia e in tutto il Nord Europa. Secondo la tradizione, era consuetudine abbattere un albero (acero, quercia, betulla, abete, frassino od olmo), ripulirlo da rami e foglie per innalzarlo al centro del villaggio, dove i giovani lo decoravano con dei nastri danzandoci attorno. E’ un rituale la cui coreografia prevede una danza attorno al palo di Maggio, con lunghi nastri appesi divisi in multipli di quattro. I colori dei nastri erano tradizionalmente il bianco (simbolo del seme) e il rosso (metafora delle mestruazioni), ma vengono ormai utilizzate tutte le sfumature cromatiche, ad indicare l’abbondanza delle fioriture del periodo. I danzatori si distribuiscono in due cerchi concentrici, una metà nel cerchio interno e l’altra metà in un cerchio esterno.
La danza del Maypole l’abbiamo fatta anche noi, insieme, al Festival di Wild Sisters United 2024. Il palo è un potente simbolo che rievoca metaforicamente il fallo maschile che, una volta conficcato nella terra, simbolo del femminile, avrebbe incarnato la Sacra Unione. Una volta conclusa la danza si faceva calare una corona di fiori dalla cima del palo di Maggio simulando una sorta di penetrazione, fino alla sua caduta a terra. In questo caso la forma circolare e floreale della corona rappresenta la Dea e il ciclo della vita.
Per sottolineare il potente atto creativo d’unione dello Hieros Gamos venivano poi incoronati una donna e un uomo del villaggio, una sacerdotessa, detta Regina di Maggio o May Lady, e un uomo, l’Uomo Verde, il May Lord della tribù, a personificare la Dea e il Dio. Si credeva che l'energia sessuale così generata avrebbe propiziato un'estate fertile e ricca, di buon auspicio per la raccolta alla fine del periodo caldo dell’anno.
Tradizione Contemporanea
Nonostante la cristianizzazione, avvenuta a partire dal III secolo d.C. per conto degli imperatori Costantino e Teodosio, la traccia indelebile dell’Antica Religione -e dunque della Dea- è sempre rimasta tra noi, nonostante la condanna al rogo per probabilmente più di mezzo milione di libri delle più rinomate biblioteche del Mediterraneo, come quella di Alessandria d’Egitto. I tentativi di occultare la spiritualità naturale furono molteplici e spietati, eppure molte usanze ritenute pagane si unificarono alle nuove tendenze e credenze cristiane, come denotano le varie tradizioni odierne presenti in Europa ma anche nel territorio italico. Vennero così create nuove forme di ritualità, coese dallo stesso profondo significato intrinseco che rimase perciò invariato. Il credo cristiano attuò un piano preciso di reinterpretazione degli antichi rituali, infatti la Chiesa cercò di sovrapporre le feste cristiane alle celebrazioni pagane pre-esistenti per facilitare la conversione. Come accade sempre, però, solo la tradizione non incontra la Morte. Ecco perché a livello popolare il sapere viene costantemente tramandato, rispettato e coltivato: l’Amore per Madre Terra è troppo potente e non può essere controllato, occultato, nascosto. Anche e soprattutto in tempi oscuri, dobbiamo ricordarci della nostra immensa ed eterna Luce, che non avrà mai fine.
Calendimaggio
Il nome nasce dalle Calende di maggio, nonché il primo giorno di ciascun mese del calendario romano, che coincideva sempre con la Luna nuova. Le Calende erano dedicate alla Dea Flora, dea dei fiori e della fioritura. Una delle altre evocazione magico-propiziatoria del periodo era detta Floralia, intensi giorni di festa in cui i Romani celebravano la prosperità della Natura e, come sempre, la sessualità.
Tutt’oggi in certe regioni del nostro paese troviamo feste e festeggiamenti in onore dei primi giorni di Maggio, assieme a rievocazioni storiche, feste dei fiori e falò. Tra tutti ricordiamo le feste dell’Umbria, specialmente nella città di Assisi.
Notte di Valpurga
Celebrata tra il 30 aprile e il 1° maggio, è una festa dalle radici antiche, ben radicata nella cultura nordica e nel folklore delle regioni germaniche e scandinave. La sua essenza è sempre connessa alla spiritualità naturale, quando la Notte consisteva in una veglia notturna, un sabba prettamente femminile. Conseguentemente, con l’avvenire della cristianizzazione, questa festa è stata plasmata al dogma cattolico per favorire la conversione dei fedeli. Valpurga di Heidenheim era infatti una badessa del secolo VIII, venerata dalla Chiesa come Santa per la sua lotta contro le streghe.
Festa del Primo Maggio:
All’epoca dell’industrialismo ottocentesco ci furono innumerevoli trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche, che divennero però il lato oscuro della classe lavoratrice. Le condizioni di lavoro, sempre più inaccettabili, spinsero gli operai a protestare e manifestare. In questo modo i lavoratori iniziarono a organizzarsi e a lottare per i propri diritti, arrivando a creare anche i primi sindacati. Subito dopo la Rivoluzione Industriale, specificatamente durante il congresso della Seconda Internazionale a Parigi del 1889, venne proclamato ufficialmente il 1° maggio come giornata dei lavoratori, appoggiata a livello internazionale da gran parte delle nazioni europee.
Durante il ventennio fascista, invece, questa festa fu sospesa e abolita perché considerata in forte contrasto con l'ideologia nazionalista. Cercando di connettere il fascismo con la grandezza e le tradizioni dell'antica Roma, per sostituire il 1° maggio il regime istituì la Festa del Lavoro Italiano, che veniva celebrata il 21 aprile, assieme al Natale di Roma, ovvero la data di fondazione della città (21 aprile 753 a.C.).
Tornammo a festeggiarla solo dopo la caduta del regime, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1949 il 1° maggio divenne ufficialmente una festa nazionale della Repubblica Italiana.
Pur avendo un'origine più recente e laica, la festa dei lavoratori rappresenta sempre la speranza per il futuro ed il risveglio, parallelamente agli intenti dei festeggiamenti per il Calendimaggio.
Nel nostro sangue scorrono le tradizioni del Mondo e le memorie dei nostri avi, tutti. Possiamo solo che rendere grazie, informarci, studiare, indagare, diffondere con Amore.
Qualsiasi sia la festa in risonanza con te e alla quale tu fai riferimento, possa essere fonte di Amore e di goduria per te e per tutta la tua famiglia, il tuo Cerchio, il tuo corpo meraviglioso di Donna.
Ti auguriamo una splendida giornata di Beltane o Calendimaggio.
Che il Fuoco Sacro possa bruciare infinitamente, custodito dal tuo magico e inarrestabile Cuore.
In Amore e Devozione, sempre.
Le tue Wild Sisters United
Testo: Asia Ferrario