Sarà un caso che sia la chioma botanica e sia la nostra anatomica-umana siano entrambe innalzate verso il Cielo?
Più ci apriamo all’essenziale senso delle cose, assaporandone i profumi occulti, più è semplice osservare come il macrocosmo e il microcosmo siano perfettamente coesi, come due innamorati danzanti uniti alla via dell’ Amore. I capelli potrebbero essere luogo carnale di fruttificazione materica e simbolica della nostra vita, felicemente liberi nel vento o scossi, spenti e annodati su se stessi. Durante tutta l’evoluzione umana i capelli hanno avuto una simbologia ricca e intrisa di significato, tanto radicata nella Storia che può variare notevolmente a seconda di ciascun contesto culturale. Qui potrai leggerne qualche curiosità generale, perché una delle mission di Wild Sisters United è proprio la riscoperta e la riconnessione profonda a tutto ciò che sembra scontato e abitudinario, che risulta essere invece la silenziosa trama dell’essenza umana.
Chimica
Da sempre percepiti come un’estensione del nostro sistema nervoso, i capelli sono filamenti proteici che crescono dai follicoli piliferi situati nel derma, lo strato intermedio della pelle custode dei nostri geni primitivi che abbiamo iniziato a sviluppare miliardi di anni fa, quando gli organismi viventi acquatici hanno iniziato a uscire dall’elemento dell’acqua per colonizzare la terra.
Come le piume per gli esseri alati, peluria, manto e capelli sono una caratteristica distintiva dei mammiferi e hanno dunque diverse funzioni biologiche.Esposti alla luce solare, i capelli favoriscono la sintesi della vitamina D, essenziale per l'assorbimento di calcio e fosforo.
Veicolati dal fluido spinale e linfatico, questi nutrienti rafforzano il corpo e la mente, potenziando resistenza, energia e memoria. Proteggono dai raggi UV e dai traumi, ci aiutano a mantenere equilibrata la temperatura corporea e soprattutto possono avere una funzione percettiva per il nostro organismo. Basta pensare a come reagiscono i capelli all’inquinamento ambientale o durante periodi in cui avvertiamo un forte stress: essi infatti sono in grado di assorbire alcune sostanze nocive come il piombo ed il mercurio, ed è scontato come possano assorbire anche le energie sottili.
La composizione chimica del capello lo rende composto principalmente da cheratina, acqua, lipidi, melanina (che ne determina il colore) e oligoelementi, cioè minerali come zinco, rame e ferro. I capelli sono la forma più forte e pura di proteina che esiste al mondo.Durante l'intero arco della vita capelli e unghie sono gli unici elementi del corpo che non smettono mai di crescere e questo dona loro un valore antropologicamente profondo nella Storia dell’essere umano, tant’è vero che i capelli hanno un importantissimo ruolo sociale ed estetico che può influenzare l'intera identità di una persona, autostima compresa.
Memorie
Nelle culture antiche i capelli erano considerati come una parte importante dell'anima, così essenziale per noi da raggiungerci nella realtà fisica e tangibile. La cura dei capelli è sempre esistita sotto forma di diverse tradizioni ed è stata sempre al centro dell’attenzione per ciascun uomo o donna mai esistiti finora sul Pianeta. Tutti i capelli di tutte le persone sono stati curati con oli e profumi preziosi per favorirne la crescita e lo splendore, che avrebbero garantito status, virilità, abbondanza, chiarezza mentale, forza e vitalità. Da sempre, la forza del capello, la sua texture, la sua luce e il suo benessere generale hanno rispecchiato la salute fisica, mentale e sottile della persona.
Già a partire dall’antico Egitto si fabbricavano parrucche per evidenziare la potenza e la purezza del sangue reale. La stirpe regale ad ogni costo avrebbe dovuto avere una folta chioma lucente, sia come segno di protezione (come un copricapo o una corona magica), sia per indicare l’autenticità della discendenza. Oggi siamo portati a credere che la peluria sia un difetto estetico da considerare come un danno, ma in antichità era una garanzia esclusiva di lignaggio puro e regale: oltre alle parrucche re e regine egiziani performavano l’accentuazione del monociglio, poiché chiunque avesse avuto sopracciglia marcate ed unite in un unico arco sarebbe stato quindi portatore di un ottimo patrimonio genetico.
Nell’esperienza biblica i capelli hanno un valore inestimabile che arriva alla spiritualità. Maddalena asciuga i piedi del Cristo con i propri capelli dopo averli lavati con le lacrime e dopo avergli donato un unguento magico. La forza di Sansone era sovrumana e traeva origine dalla sua lunga chioma, simbolo di pura devozione divina, ma non appena perde i capelli può dire addio al suo potere e anche alla libertà.
Nella cultura orientale i capelli sono percepiti come un dono degli antenati e tagliarli è considerato un atteggiamento irrispettoso. Sono visti come un condotto dell’energia vitale, essendo essi sulla sommità della testa e quindi nel centro del chakra della corona. In Asia si crede che i capelli fungano da antenne che possono captare l'energia del Prana trasmettendola al corpo, fondamentale per il risveglio della Kundalini. I capelli agiscono come recettori, catturando i segnali e trasmettendoli al corpo a livello cellulare. Per il Kundalini Yoga, infatti, i capelli sono proprio delle antenne percettive che captano l'energia ambientale e la dirigono verso i lobi frontali del cervello. Queste antenne più vengono nutrite e curate più possono equilibrarci e aprirci alla sensibilità nella comunicazione interiore ed esteriore, facilitando lo scambio di informazioni tra l'individuo e il mondo circostante.
Nel Medioevo i capelli sono una tessitura continua tra magia e superstizione. La folta e lunga chioma era simbolo di virtù, forza, potenza e velleità per il maschile, eppure allo stesso modo i capelli potevano conferire troppa sensualità alla donna, che in questo periodo venne resa oppressa e nascosta poiché di natura peccaminosa. L’etichetta e l’estetica medievale costringevano le donne in acconciature semplici con la tendenza a nascondere i propri capelli sotto veli e copricapi, potendoli mostrare solo allo sposo con rigore e sottomissione.
Con le promesse rinascimentali, invece, la moda del capello si riunisce all’amore e all’innamoramento, sposandosi completamente con la vena romantica dell’epoca. Tra gli omaggi dell’epoca era in voga regalarsi una ciocca di capelli in segno d’amore e d’affetto. La simbologia dei capelli si trasforma ancora una volta e la chioma diventa una tela vera e propria su cui sviluppare le arti sperimentali: a corte le donne li adornavano con perle, fiori e nastri, come delle vere e proprie opere d'arte effimere. L'acconciatura come sempre esprimeva lo status sociale, la ricchezza ed il rango di appartenenza, ma era anche una via semplice per l’espressione del proprio ego e della propria sensualità.
L’epoca del colonialismo ha segnato profondamente quasi tutte le culture del mondo, nel bene e nel male, sradicando tradizioni e umanità. Ricordiamo infatti la tratta atlantica degli schiavi agli inizi del XVI secolo. Fortunatamente, però, nella tensione e nella paura il Cuore riesce sempre a esprimersi. Così nacque il linguaggio segreto afro dei capelli intrecciati, grazie al quale ogni treccia poteva esprimere un messaggio impossibile da decifrare per chi non fosse stato in quella triste condizione, che ha però forgiato un intero sistema di comunicazione. Inoltre, intrecciare i capelli come atto magico per raccogliere parti di sé è da sempre considerato un atto di preghiera, di speranza.
In epoca vittoriana l’arte dell’acconciatura diventa mania ed ossessione. I capelli delle donne esprimevano un codice che rifletteva le varie fasi della vita femminile, che variavano in base all'età, allo stato civile della donna e alle occasioni sociali. Soltanto le donne rivoluzionarie, ribelli e libere non seguivano la rigida etichetta della toletta. Il capello era simbolo di vigore e status sociale, tanto da divenire fonte di competizione tra donne, a cui era vietato procedere al taglio dei capelli se non durante la malattia o il lutto. Questo fece accrescere l’ossessione, tant’è vero che tra donne si faceva letteralmente a gara per chi avesse i capelli più lunghi, anche tra sorelle di sangue, come testimoniano le diverse fonti fotografiche giunte a noi che ritraggono le loro chiome meravigliose. In questo contesto storico nascono i primi prodotti commerciali per la cura dei capelli, ma ovviamente riservatisolo alle classi più abbienti. La mania dei capelli era comunque così marcata da divenire quasi un culto, infatti era naturale creare opere d’arte funeraria con i capelli dei defunti: la tradizione voleva che si creassero quadri, ricami, braccialetti e altre opere d’arte molto particolari proprio con il riutilizzo dei capelli dei morti, creando tessiture in loro onore.
L’epoca del colonialismo
In tutto il patrimonio della tradizione umanitaria la chioma ed i capelli hanno sempre avuto una funzione devozionale ed in questo senso l’animo umano ha saputo perfettamente intrecciarli alle religioni. Il simbolismo cattolico osserva la chioma come sinonimo di voto, cioè promessa a Dio. San Francesco rende Chiara una mulier religiosa solo attraverso il rito della tonsura, ovverosia il taglio dei capelli ritualizzato che precede l’ingresso ufficiale agli Ordini Religiosi. Il taglio diventa un momento rituale. Allo stesso modo, l’attesa, la pazienza e la perseveranza di chi invece fa crescere i propri capelli è pur sempre un lungo processo da ritualizzare. Ancora oggi in Sud Italia sovente si può osservare come le persone fedeli regalino i propri capelli alle Donne Sante, come spesso accade con le offerte votive dedicate a Sant’Agata. Inoltre, sul territorio italiano vengono custodite numerosissime Sacre Reliquie di trama naturale dell’anima: il Sacro Capello della Beata V ergine Maria nella Concattedrale di San Nicola in Calabria, la teca con una ciocca di capelli di Lucrezia Borgia in Pinacoteca Ambrosiana, il cofanetto reliquiario contenente i capelli di Santa Chiara… niente potrà mai occultare la potenza del corpo femminile, questi capelli rinvenuti a noi ne sono la prova.
Luna
La correlazione tra la luna e i capelli è un argomento che affonda le radici nelle più antiche credenze popolari fondate su tradizioni e folklore, argomento che continua a suscitare interesse sebbene la scienza sia ancora in ricerca verso spiegazioni più dettagliate. Sappiamo però che l'origine di queste credenze è antichissima, radicata nella cultura della ciclicità agricola naturale, ben conosciuta dalla tradizione popolare e contadina. Le verità antiche sono sempre le più semplici nella loro pura connessione con Madre Terra.
Tagliare i propri capelli può essere un atto psicomagico, lo stesso vale per tutta la cura ed il benessere generale che abbiamo del nostro corpo, nonché sacro contenitore e custode della nostra Anima.
Si dice che il momento migliore per spuntare i capelli al fine di farli ricrescere velocemente sia la fase di Luna crescente, perché l’ astro potrebbe influenzare ed attivare esponenzialmente la ricrescita del capello.Durante la Luna piena, invece, sarebbe meglio concentrarsi sui trattamenti per nutrire e rinvigorire i capelli, poiché si dice che la nostra chioma sia del tutto più ricettiva durante l’intensità del plenilunio.
I momenti di Luna calante e infine novilunio sono quelli meno consigliati per il taglio perché l’oscurità del nostro satellite potrebbe contrastare la forza dei nostri bulbi piliferi, cioè quelle aree custodite nel derma della nostra pelle che sostengono la crescita di ogni singolo capello.
Riciclo dei capelli tagliati
I capelli sono ovviamente biodegradabili, ma andrebbero gettati nell’indifferenziato. Ogni giorno, negli Stati Uniti e in Canada, si accumulano 32 tonnellate di capelli scartati, una cifra impressionante che equivale a circa 400 chili al minuto. Questo dato è superato dal volume di capelli gettati nei paesi dell'Unione Europea. A volte l’incredibile animo umano si illumina del proprio coraggio e diventa capace di imprese idilliache, come è accaduto grazie alla prima start-up olandese che ha iniziato una rivoluzione verso il riciclo dei capelli tagliati, a cui è susseguito immediatamente un movimento globale. Abbiamo recentemente scoperto che grazie alla loro notevole resistenza alla trazione, all'isolamento termico e alla flessibilità, i capelli possono essere trasformati in vari tipi di corde. Inoltre, i capelli sono un bio assorbente naturale in grado di assorbire sostanze oleose e possono quindi ripulire le nostre acque in caso di fuoriuscite di sostanze chimiche come il petrolio. E’ stato dimostrato anche che i capelli possono diventare un compost organico e biologico perché rilasciano sostanze nutrienti per fertilizzare il terreno.
Siamo giunte alla fine e come sempre ti ringraziamo per la lettura. La conclusione della ricerca è che non può esserci fine alla meraviglia, alla resilienza ed alla curiosità dell’Anima.
Tutto ciò che nasce e deriva dal nostro corpo contiene particelle sacre che desiderano la nostra totale attenzione, nella cura e nell’ Amore. Sarebbe tutto così semplice se ci fosse sempre un’intenzione precisa, un’attivazione del Cuore. Pensa a quanto cambierebbe la nostra società se ci abbandonassimo completamente all’Anima, al Cuore, all’intelligenza del Corpo umano che è completamente magica.
Noi sorelle selvatiche facciamo questo, per incarnare insieme il cambiamento che vogliamo vedere nel Mondo. Con tutto il coraggio necessario e sempre connesse alla voce del Cuore.
Con amore le tue Wild Sisters United
Articolo: Asia Ferrario