LA DEA BRIGIT E IMBOLC

LA DEA BRIGIT E IMBOLC

Forma e Sostanza. 

Brigid è la Dea bianca, considerata come la più importante di tutto il pantheon celtico. E’ conosciuta come Brigit, Brig, Brighid, Brida, Brigantia, ne troviamo diverse varianti.

Il suo nome deriva dalla radice di "breo", fuoco, e tutte le frequenze sonore che ne derivano stanno sempre a significare la luminosa, l’altissima, la somma, colei che illumina.

Ella è infatti una Dea solare, la sola in grado di brillare di luce propria, il bagliore più limpido che possa esistere, di conseguenza lei stessa dirige e protegge tutte le attività connesse all’elemento del fuoco. Sono numerosi gli atti propiziatori di fiamma connessi a lei ed alla sua festa dedicata, chiamata Imbolc.

La sua posizione all’interno della mitologia celtica è misteriosa, come fosse avvolta dalle nebbie di Avalon: la conoscenza della cultura celtica rimarrà sempre enigmatica poiché non abbiamo fonti scritte che possano comprovarne o raccontare l’approccio spirituale. L’unica via d’indagine è la ricerca trasversale e la comparazione: tanti sono gli autori che provarono a scrivere dei Celti, ma mai nessuno di discendenza diretta (che, tra l’altro, sappiamo fosse soltanto matrilineare). Il registro linguistico enigmatico ed evocativo della spiritualità celtica si connette a simbologie molto più antiche del loro periodo d’oro, analogamente a tutti i saperi e le relative Sacre Scritture di qualsiasi altra religione esistita finora.

Nella ricerca, ricorda sempre che l'analisi della simbologia richiede una visione che vada oltre la singola entità del simbolo: il suo significato non è racchiuso nella sua forma isolata, bensì nella rete sottile che lo connette agli altri simboli all'interno di un contesto più ampio.

La figura femminile archetipica della Dea Brigit è una figura triplice, poiché ella è contenitore dei tre aspetti della vita: vergine, madre e crona. Partendo dalla sua pura essenza fanciullesca, tramite il Fuoco Sacro di cui è custode, Brigid si trasforma e così racchiude in sé tutti gli aspetti della vita umana, dalla nascita alla morte.

Vergine/Fanciulla: Brigid è poetessa, rappresenta la fase della fanciullezza, l'ispirazione e la creatività.

Madre: Brigid è nel pieno dei suoi poteri guaritivi e rappresenta maturità, fertilità, fecondità e il sacro nutrimento del latte materno, frutto dell’alchimia del sangue e simbolo di Imbolc, la ricorrenza dedicata a lei e ai suoi poteri.

Crona: Custode del Fuoco Sacro, Brigid protegge la trasformazione alchemica e ci informa della saggezza, dei saperi, della metamorfosi e del cambiamento, così come della morte.

La trinità è ricorrente in diverse figure religiose, soprattutto nelle incarnazioni di natura femminile, un dato di fondamentale importanza che gli scrittori della storia hanno cercato di occultare, ma noi donne siamo qui anche per questo, per ristrutturare e rigenerare completamente il panorama, esteriore ed interiore. La triplice essenza rispecchia quindi la ciclicità lunare, che a sua volta permette agli specchi d’acqua di muoversi ed essere vivi, informando ciascuna marea su questa T erra dei profumi d’amore. Così è per lo stesso identico andamento della ciclicità femminile, col sacro fluire del sangue mestruale della donna.

Simbologia Sacra

La Dea Bianca è la somma guardiana del Fuoco Sacro, come fosse generato dalla sua stessa essenza. Il suo è il Fuoco Alchemico, primitivo e trasformativo, simbolo della Creazione.

Brigid infatti è la protettrice dei fabbri e della forgia, custodi del cuore pulsante dell’antico artigianato, nato agli albori dell’età del ferro (circa 950 AC-720 AC) e considerato attività magica. Grazie al potere del fuoco, il ferro può essere plasmato e trasformato in qualsiasi strumento o oggetto utile alla vita. Per il Celtismo, la metamorfosi del fuoco primordiale nel principio della trasformazione metallurgica è identica all'ispirazione poetica: il fuoco della forgia e il fuoco interiore sono di fatto lo stesso fuoco, perché il microcosmo riflette il macrocosmo. L'Anima e il mondo sono un tutt'uno, un unico respiro. La poesia per i Celti era considerata sacra e veniva percepita come fosse anima viva, in grado di compiere Magia e Alchimia, per la conservazione delle memorie e per la perenne connessione con i tre Mondi. La Dea Bianca è la custode della tradizione, divinità protettrice degli scrittori e delle scrittrici, dei poeti e delle poetesse. La Dea

Brigid è la Dea della Sapienza, secondo la tradizione è grazie a lei che conoscenza e saggezza si alchemizzano in materia: con le solide radici dell’equilibrio interiore, e dalla maestria che ne deriva, si può creare, trasformare e trasformarsi. Brigid doma l’acqua viva e le sorgenti del

Sapere e del Mistero, infatti ella è di rappresentanza delle acque, dei fiumi e dei ruscelli. Infatti, i fiumi a lei dedicati nelle terre del nord, cioè in Galles, Gran Bretagna e Irlanda, sono tre, come la sua triplice essenza.

Gli attributi dell’iconografia sacra di Brigid sono la ruota del filatoio, la coppa e lo specchio.La ruota è vista come lo strumento di tessitura della vita sulla T erra ed esprime anche il significato del continuo movimento, facilmente osservabile nei cambiamenti ciclici della Natura.

La coppa è il contenitore mistico della Dea che può contenere tutte le acque e i liquidi vitali, infatti spesso è utilizzata come metafora per indicare il grembo femminile, materno, fecondo, strettamente connesso all’utero della Dea Madre.

Lo specchio e la sua divinazione simboleggiano il portale verso l’ignoto, l’inconscio ed anche l’oblio (inteso come vuoto cosmico); lo specchio permette di andare oltre il mondo fisico e i suoi riflessi, pratiche di devozione misterica riservati ad iniziati, eroi ed eroine.

Gli animali totemici della Dea bianca sono l’orsa, la pecora, la vacca, il lupo, il cigno e in generale i volatili: è ricorrente trovare Brigid sottoforma dell’antica Dea-uccello dalle ali candide. Anche il serpente si ritiene essere uno degli animali sotto il suo ordine.

Nelle tradizioni culturali in avvenire, Atena incarna l’essenza di Brigid nella concezione greca, così come Minerva ne è la controparte nello scorrere del sapere romano.

Anche la Dama del Lago, figura misterica collegata al ciclo arturiano, colei che consegnò la spada Excalibur a Re Artù, sarebbe concepita intellettualmente dalla discendenza energetica di Brigid.

A Santa Brigida d’Irlanda, nel regno della sua antica terra, viene consacrato il monastero di Kildare, che ospitava un Fuoco Sacro perpetuo, sorvegliato ininterrottamente da diciannove monache che si alternavano nella sua custodia durante i venti giorni prima di Imbolc. Similmente al collegio delle Vestali romane, che custodivano il Fuoco Sacro di Vesta, questa usanza sottolinea l'importanza di una fiamma perenne come simbolo di continuità, onore e devozione.

Con le metamorfosi religiose e teologiche, poi, Brigid fu cristianizzata come Santa Brigida, poiché ritenuta essere la balia-levatrice di Gesù Cristo, motivo per cui anche nelle usanze cattoliche Brigid è presente: il 2 febbraio infatti si festeggia la Candelora, in cui ancora oggi si procede con la benedizione delle candele e in generale di tutte le fiamme che si accenderanno durante l’anno. La candelora è infatti una festa analogamente simile a quella di Imbolc.

Imbolc

Brigid è la Dea della festività della Ruota dell’Anno che prende il nome di Imbolc, il momento che segna la metà esatta dell’inverno, che cade il primo giorno di febbraio. Per iCelti gli attimi e le situazioni “di mezzo” erano fonte di ispirazione e fascinazione perché

sentiti come un ponte tra le diverse dimensioni. D’ora in avanti sfuma ufficialmente l’oscurità invernale. Nella visione arcaica strettamente connessa alla ciclicità naturale agricola, questo è il momento dell’inizio della manifestazione della Luce e del suo ritorno, motivo per cui le festività proseguivano per qualche giorno, accendendo molti fuochi.

Alcune fonti giunte a noi infatti raccontano del falò all’alba di Imbolc e del Fuoco Sacro alimentato per 19 giorni prima della festività, che nel 20esimo, poi, proprio il 1° febbraio, sarebbe stata la Dea in persona a divenirne custode, colei che lo avrebbe alimentato col suo soffio magico.

Il significato della parola Imbolc è in grembo, probabilmente per sottolineare la fecondità e la capacità di Madre T erra di generare nuova vita. Madre Natura adesso inizia il suo graduale risveglio, portando con sé i primi bagliori della primavera.

Durante Imbolc si credeva che i concepimenti fossero particolarmente benedetti, di fronte alla visione di Brigid come protettrice delle nascite, infatti era usanza che le donne invocassero questa Dea durante il travaglio ed il parto. I bambini nati sotto la sua protezione erano chiamati figli del fuoco, un titolo che li legava ai rituali propiziatori svolti durante le celebrazioni dei primi giorni di febbraio.

Sulla via di riconnessione al grembo-tempio della Dea, tra i rituali di Imbolc troviamo il gesto di versare il latte a terra come dono e offerta propiziatoria, poiché il latte è il simbolo del nutrimento e del processo alchemico fisico che può generare il corpo femminile.

Tra le antiche usanze folkloristiche, ancora oggi si fabbricano le croci di Santa Brigida e le bamboline a lei dedicate, costruite con giunco o altri materiali vegetali. La Croce rappresenta anche lo spiraleggiare della swastika, un antichissimo simbolo di potere connesso al culto del Sole, che in sanscrito significa “così sia” o “buona fortuna”.

Festeggiare Imbolc o la Candelora è di buon auspicio per la nostra stessa energia personale perché Brigid ci ricorda di tutta la Luce che possiamo custodire e far nascere direttamente dal nostro Cuore. La sua presenza silenziosa, nella neve invernale che va via via sciogliendosi, vuole proprio rievocare in noi il potere di trasmutare il Buio in Luce, perseguendo nell’oscurità con la massima fiducia e devozione nei confronti della Vita.

Ecco a te qualche ispirazione ulteriore per vivere la ritualità di Imbolc:

-mandala di arte naturale e Geometria Sacra, con elementi naturali che puoi raccogliere un po’ ovunque, ma ricordandoti sempre di ringraziare;

-offerte a Madre T erra, come la benedizione del latte;

-Fuoco Cerimoniale con offerte, ad esempio incensi in grani o erbe secche, riso, parole d’ Amore;

-foraging in devozione per costruire la Croce o la bambola di Brigid;

-benedizione di tutte le tue candele;

-dichiarazione d’intenti per il nuovo anno, per esempio potresti scriverti una lettera che leggerai soltanto verso la fine del 2025;

-meditazione del Fuoco, ma ti può bastare anche solo il simbolo e la Luce di una singola candela;

-pulizia mentale, fisica e della tua casa per ristabilire l’ordine e la chiarezza necessaria a vivere di sano Cuore tutto l’anno che verrà!

Come sempre, ti ringraziamo per la lettura e per la fiducia che riponi nel progetto di Wild Sisters United. La ciclicità naturale è una grande fonte d’ispirazione per noi, così come le Dee e le antiche tradizioni, motivo per cui saremo sempre disposte a diffondere il sapere, e dunque, l’ Amore, per l’unica grande Dea, Madre Terra.

Nella luce, 
le tue Wild Sisters

Testo: Asia Ferrario

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